Risveglio particolarmente doloroso quello di questa mattina per Milly Carlucci: la scelta si è rivelata un clamoroso insuccesso.
In casa della Rai non si deve mai essere registrato un risveglio così amaro e difficile da superare. La giornata di ieri si è rivelata un vero e proprio disastro nonostante la programmazione culturale particolarmente ricca.
La nota rete televisiva di Viale Mazzini ha infatti trasmesso ieri la Prima alla Scala di Milano con l’opera Mecbeth di Verdi. A seguire un nuovo appuntamento con La Concessione del Telefono – C’era una volta Vigata.
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Due appuntamenti che non hanno però convinto ed attirato l’attenzione del pubblico facendo così registrare uno share ai minimi storici per la televisione pubblica. Una doppia scelta di programmazione che sembrerebbe non aver ripagato gli sforzi nel migliore dei modi.
Rai, martedì nero per gli ascolti: dati impietosi
Martedì difficilissimo per la rete televisiva di Viale Mazzini che non solo ha perso la sfida con la concorrenza ma ha fatto anche registrare dei dati inimmaginabili per la prima rete. La Prima alla Scala con il Macbeth ha infatti totalizzato solo il 10.5% di share pari a 2.064.000 spettatori. Risultato amarissimo per La Concessione del Telefono che ha invece raggiunto solo 977.000 spettatori per un totale di 5.2% di share.
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La Rai si è vista quindi superare dal match di Champions League tra Milan e Liverpool (4.289.000 spettatori totali pari ad uno share del 18.9%) ma ha visto anche la sua prima serata trasformarsi in un vero e proprio disastro senza precedenti. Numeri simili sembrano condannare le scelte della nota rete che sperava di raccogliere il favore del pubblico con una tale offerta culturale.
I risultati di questo martedì dovranno adesso valutati con attenzione per capire cosa non ha davvero funzionato. Le possibilità sono numerose con i social che non hanno apprezzato particolarmente la coppia formata da Milly Carlucci e Bruno Vespa alla guida della Prima. Inoltre, potrebbe aver avuto un ruolo fondamentale anche la scelta dell’opera il cui titolo sembra non avere lo stesso appeal degli appuntamenti precedenti.