A Quarta Repubblica, Daniele Capezzone si è scontrato fortemente con un altro ospite in studio sui temi della pandemia. Momenti di delirio
A Quarta Repubblica di ieri, condotto da Nicola Porro, il tema centrale era quello della proroga dello stato d’emergenza fino a marzo, fatto che ieri sera era possibilità e oggi è realtà. Tra Daniele Capezzone e Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, sono volate parole molto forti che hanno scatenato la rabbia dei due e, soprattutto, la difficoltà del conduttore nel gestire i toni.
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Daniele Capezzone contro Claudio Cerasa: toni forti
A Quarta Repubblica, ieri sera, tema d’apertura della puntata era la proroga fino a marzo dello stato d’emergenza, decisione che sarebbe stata presa oggi in mattinata. Toni molto accesi hanno caratterizzato questo momento della puntata, soprattutto a causa della diversità di opinioni dei due ospiti in studio: Claudio Cerasa e Daniele Capezzone.
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Daniele Capezzone, infatti, ha giudicato eccessiva la proroga dello stato d’emergenza, sottolineando come questa scelta possa solo scatenare il panico nella popolazione, che ad oggi ha bisogno di tutto fuorché di ulteriori chiusure. Cerasa, dal canto suo, ha invece sostenuto queste scelte, credendole necessarie affinché non si opti per altre misure restrittive e non credendo alla teoria per cui questa proroga possa rafforzare il panico.
In quel momento ha conquistato senza dubbio alcuno la gloria eterna…e anche più! ⭐️#quartarepubblica #Capezzone #Cerasa #STATODIEMERGENZA
@Capezzone pic.twitter.com/vhZTU25Ytw— Davide Scifo 🌀 (@strange_days_82) December 13, 2021
E’ a questo punto che Capezzone l’ha interrotto, dicendogli che la gente a casa non riceve il finanziamento pubblico ma dipende dal suo stesso lavoro, che deve necessariamente continuare. Con queste parole, sottintendendo che il suo avversario di colloquio possa parlare in modo così tranquillo proprio a causa dell’aiuto statale, ne ha scatenato l’ira: “Vergognati, buffone!“. Momenti difficili da gestire anche per il conduttore, che ha cercato di placare il litigio.