Mario Giordano sull’orlo del pianto: “Adesso basta”, la supplica è disperata [VIDEO]

Bagarre negli studi di Fuori dal coro: il conduttore Mario Giordano è costretto a sedare gli animi in diretta.

Mario Giordano
Mario Giordano (fonte mediasetplay)

Ieri sera è andato in onda il consueto appuntamento con il talk-show di approfondimento “Fuori dal coro“. Il conduttore Mario Giordano, dopo aver interloquito con il regista Donato per le consuete anticipazioni, ha indossato nuovamente i panni del giornalista d’assalto.

Uno dei blocchi centrali del programma è stato l’approfondimento circa il conflitto in seno all’Europa, che vede coinvolte Ucraina e Russia. Come ben sappiamo, il Governo italiano si è dichiarato solidale con i vertici di Kiev, garantendo pesanti sanzioni inflitte a Mosca, nonché il sistematico invio di armi al fronte. Due ospiti in studio si sono confrontati, esponendo le proprie divergenti opinioni davanti al cartonato del Papa, ma il risultato non è stato dei più pacifici.

Borgonovo zittisce Horodesky in diretta, Mario Giordano prende posizione

Francesco Borgonovo
Francesco Borgonovo (fonte mediasetplay)

Il conduttore di “Fuori dal coro” ha accolto nel suo parterre Francesco Borgonovo, vice-direttore del quotidiano “La verità“, assieme all’opinionista Oleg Horodesky. Pomo della discordia, l’attuale invasione della città di Mariupol da parte dell’armata russa, con conseguente evacuazione dei civili dalle zone calde.

Dopo aver mandato in onda un reportage in cui si vedevano le strade deserte della città ucraina, a firma di un reporter italiano, Giordano ha messo in dubbio la narrazione mainstream. Il conduttore, pur non negando che l’aggressore, in questo caso, sia il Presidente russo Vladimir Putin, ha chiesto a Francesco Borgonovo di fornire la sua interpretazione dei fatti odierni. Il giornalista ha quindi compiuto un excursus sulle radici del conflitto di fronte all’ospite ucraino. Ha infatti rammentato che le rappresaglie fratricide nelle repubbliche separatiste del Donbass infuriano dal lontano 2014, al riparo dai media mondiali.

Horodesky ha invece disconosciuto il referendum in Crimea, nonostante le ferme obiezioni del giornalista, richiedendo a gran voce l’appoggio politico e militare di tutte le potenze occidentali. Borgonovo, di rimando ha argomentato che, dati gli esiti quasi certi del conflitto, l’atteggiamento più saggio sarebbe porgere ascolto attivo alle richieste del Cremlino, in modo da evitare conseguenze catastrofiche per l’Ucraina e per l’intero Occidente. Alle accalorate proteste di Horodesky, che ha velatamente accusato il giornalista di collaborazionismo con i russi, si è contrapposto l’accorato intervento di Mario Giordano. Il conduttore ha infatti fornito la sua personale interpretazione sui possibili scenari circa la fine del conflitto. Essi sarebbero infatti parimenti disastrosi, ameno che l’asse atlantico non si predisponga ad un clima più disteso e costruttivo.

Le previsioni di Mario Giordano e Francesco Borgonovo si riveleranno profetiche, oppure l’esito del conflitto è da considerarsi ancora incerto?

 

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