I vertici di RAI 1 hanno preso una decisione bomba: due storiche trasmissioni sono state epurate dal palinsesto della rete.
Il periodo attuale è cruciale per molte emittenti televisive, specie per le generaliste Mediaset e RAI. Entrambe sono impegnate in un’annosa guerra per gli ascolti a suon di share, e devono anche fronteggiare la concorrenze dei colossi come Sky, Netflix e Prime Video.
Gli utenti, infatti, spendono sempre più spesso il loro tempo libero affidandosi ai canali a pagamento, oppure ai pacchetti di intrattenimento proposti dal web. Si rende perciò necessario studiare a tavolino delle strategie per non perdere terreno: la vasta offerta riduce l’attenzione dello spettatore, che è sempre più propenso a saltare di canale in canale. Apprendiamo perciò con sconcerto che due pilastri di RAI 1 sono stati penalizzati dai vertici di Viale Mazzini: scopriamo quali, e perché.
L’Eredità affonda assieme al Paradiso delle signore
Il quiz storico “L’eredità”, capitanato da un Flavio Insinna sempre sul pezzo, è sempre una garanzia per l’intrattenimento nell’access time di RAI 1. Il popolare conduttore intrattiene ogni sera milioni di telespettatori, e appassiona il pubblico con le difficili domande del suo game-show. Nelle scorse settimane, il programma ha sfiorato il record di stagione, conquistando il 27% di share: alla luce di questo dato, la decisione dei piani alti appare inspiegabile. “L’Eredità”, infatti, a breve subirà una battuta di arresto per il periodo estivo, e il suo ritorno è previsto in autunno, con un mese di ritardo rispetto agli anni precedenti.
Anche la fiction “Il paradiso delle signore” ha riscosso ottimi risultati, conquistando il 21,06% di share medio durante la messa in onda di tutte le puntate. Risultato sfolgorante, data la difficile fascia oraria pomeridiana. Nonostante i bilanci si pronuncino in favore del programma, la serie TV ha appena chiuso la stagione con un mese di anticipo.
La scelta dei vertici RAI appare quantomeno sospetta: sono forse in corso delle frizioni con l’agenzia Banijay? Essa è infatti la produttrice di ambo i programmi, e potrebbero essere insorti problemi contrattuali con l’emittente pubblica. Di sicuro, l’assenza del quiz e della fiction in simultanea, potrebbe rivelarsi una potenziale Caporetto a livello di ascolti. In tempi come questi, per i colossi di broadcast è più importante che mai monetizzare, e le perdite potrebbero rivelarsi davvero consistenti. Stanno forse per giocarsi un asso nella manica, con un paio di programmi sostitutivi nuovi di zecca? Vi terremo aggiornati sugli sviluppi del caso!