Giovanni Floris ha incalzato Alexey Komov sulla legittimazione dell’operazione militare russa in Ucraina e scattano le polemiche.
Durante l’ultima diretta di Di Martedì, Giovanni Floris ha incalzato in modo molto tagliente l’ospite russo in collegamento. Vediamo insieme che cosa è successo poche ore fa nello studio di La7.
Il dibattito sui talk show politici italiani è ancora attualissimo e si discute in particolare sulla presenza degli ospiti russi nelle nostre trasmissioni. Giovanni Floris ha ospitato Tatiana Kukhareva e Alexey Komov, entrambi in collegamento dalla Russia. Lo studio si è acceso parecchie volte ieri sera, ma Floris non ha frenato i botta e risposta tra gli ospiti, lasciando ampio spazio a tutti.
Sono stati anzi i suoi, gli interventi più taglienti che hanno suscitato gli applausi del pubblico in studio, in particolare durante il confronto con Komov, il conduttore si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni pungenti. Come altri giornalisti, anche Floris tenta di evitare la propaganda russa nella tv italiana, ribattendo prontamente alle dichiarazioni di Komov, a volte anche in modo sarcastico: “Speriamo di piacervi”.
Giovanni Floris: “Non si sa mai come può andare a finire”
Alexey Komov ha spiegato chiaramente il suo punto di vista sulle ragioni di quella che in Russia definiscono un’operazione militare speciale:
Noi sappiamo che in Ucraina c’erano vari golpe, non abbiamo più un governo legittimato.
Floris ha ribattuto immediatamente sorridendo sarcasticamente, immaginando la reazione di Komov:
Scusi chi lo decide se un governo è legittimato, Putin? Nel momento in cui secondo voi un governo non è legittimato, voi potete oltrepassare il confine e andare sistemare le cose? Speriamo di piacervi, perché non si sa mai come può andare a finire!
#dimartedi “Chi decide se un Governo è legittimato? Speriamo di piacervi, non sappiamo come potrebbe finire…” #Floris risponde a Komov https://t.co/SK0XO8748W
— La7 (@La7tv) May 17, 2022
Ormai anche nel talk show di Giovanni Floris gli ospiti russi sono chiamati a intervenire, ma poi vengono sollecitati dal conduttore e dallo studio a confrontarsi sulle radici dei ragionamenti. Tra sarcasmo e qualche battuta, qualcuno si è sentito “censurato” ribadendo spesso “Ma se non mi interrompe così, posso rispondere”. Alexey Komov invece ha mantenuto un certo controllo e freddezza, mentre Floris ha replicato puntualmente senza timori: “Quindi siete garanti della democrazia in Ucraina”. La polemica è apertissima e continua la sfilata di giornalisti ed esponenti russi in tv, proprio per garantire il pluralismo delle opinioni, con un contradditorio minuzioso come quello di Floris.