Il giornalista Marco Travaglio si espone pubblicamente: dopo le polemiche per i suoi interventi in diretta, mette un punto alla situazione.
Il giornalista Marco Travaglio è da giorni al centro di un’accanita polemica: si è molto discusso ultimamente circa la possibilità che enti come il COPASIR possano decidere il tenore delle ospitate nei talk-show. Nel Paese la parola “censura” è sempre più ricorrente, e fa riferimento all’epurazione di ospiti scomodi al Governo all’interno dei salotti televisivi.
Marco Travaglio, che ha più volte espresso pareri contrapposti ai diktat della Autorità, si è lanciato in una lunga filippica tramite il giornale da lui diretto, “Il Fatto Quotidiano”. Il messaggio del giornalista è chiarissimo, e non risparmia aspre critiche alla gestione mediatica e politica del conflitto in corso. Ecco quanto ha dichiarato.
Marco Travaglio scaglia frecce e tutto l’arco: “Gli italiani non li seguono!”
Il Direttore de “Il Fatto Quotidiano” si espone circa la situazione odierna in Italia, e compie un vero e proprio atto di denuncia alle Istituzioni: chi ha orecchie per intendere. “Non avendo nulla da dire, i liberali alle vongole passano il tempo a tappare la bocca agli altri. Ogni giorno compulsano i sondaggi sulla loro ultima passione – le armi da guerra – e scoprono che gli italiani non li seguono. Ohibò: forse non li ascoltano? O li ascoltano proprio per esser sicuri di avere ragione a pensarla diversamente?“. Così esordisce il giornalista, rincarando poi la dose: “Non resta che zittire chi non la pensa come loro, così tutti gli italiani la penseranno come loro. Problema: questa si chiama censura. Soluzione: inventare strane formule esoteriche per giustificarla sotto mentite spoglie.“.
Travaglio poi prosegue: “Noi, ingenui, pensavamo che il pacifista fosse chi si batte contro le armi (senza le quali non si fanno le guerre). Errore: Gramellini informa sul Corriere che quello è il “pacifista a senso unico”. Da non confondere col pacifista a doppio senso: contro le armi, ma anche pro (dipende da chi le vende, le manda e le riceve). Analogamente, chi non mangia carne non è vegetariano e basta: è vegetariano a senso unico, per distinguerlo dal vegetariano a doppio senso che non mangia carne, ma solo nei giorni pari.“.
Il Direttore de “Il Fatto Quotidiano” conclude infine, in riferimento alla presenza di nazisti ed estremisti all’interno dell’esercito ucraino: “Calma, ragazzi, dipende: giusto combattere i nazisti di 80 anni fa, tanto sono tutti morti; ma quelli di Azov sono vivi e lottano insieme a noi con le nostre armi, quindi sono i nuovi partigiani. A senso unico.”. La sua appassionata denuncia otterrà un riscontro da parte delle Autorità?