Durante la diretta di Quarta Repubblica, due ospiti di Nicola Porro si son lasciati andare a una furiosa lite molto accesa. Ecco cos’è successo
Il talk show condotto da Nicola Porro, Quarta Repubblica, affronta ormai da mesi la questione della guerra in Ucraina. Il conflitto tra Ucraina e Russia, infatti, sta sconvolgendo tutta l’Europa e la sta trascinando nelle sue conseguenze politiche ed economiche, che hanno un pesante impatto.
Durante la diretta di lunedì 23 maggio, il conduttore si è trovato a dover gestire una violenta discussione scoppiata tra due ospiti. Il tema è proprio quello della guerra in Ucraina e le parole volate son state piuttosto pesanti.
Nicola Porro prova a riappacificarli, ma la lite è esplosa
Ad essersi scontrati, durante la diretta di lunedì 23 maggio, sono Toni Capuozzo e Daniele Capezzone. Il primo è un ex inviato di guerra, il secondo invece è un giornalista politico. I due, che da sempre hanno posizioni differenti in merito ai fatti che stan sconvolgendo l’Ucraina, si son definitivamente lasciati andare e si son scontrati proprio da Nicola Porro.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata dopo l’intervista a Emine Dzhaparova, viceministro degli Esteri dell’Ucraina. Toni Capuozzo, infatti, lancia una frecciatina a Capezzone: “Forse al viceministro abbiamo fatto domande troppo cattive e irriguardose“, riferendosi in modo sarcastico alle domande, di certo non pungenti e fastidiose, fatte dal collega al Viceministro.
Toni Capuozzo, che da sempre è dubbioso in merito alla scelta europea di inviare armi, si è quindi scontrato con Capezzone, dichiaratamente filo atlantista. Quest’ultimo, infatti, durante la diretta di lunedì 23 maggio ha ricordato alcune posizioni piuttosto particolari del collega: “…perdonami: non prenderci per smemorati. Tu in questo studio facevi di fatto appelli alla resa, hai parlato di Bucha come di una messinscena e adesso ti preoccupi del fatto che qualcuno aiuti gli ucraini?“.
Toni Capuozzo, quindi, risponde dicendo che Capezzone sta dicendo solo falsità, ma il clima non si raffredda. Nicola Porro, quindi, interviene cercando di appianare la lite: “Io c’ero e Capuozzo si poneva delle domande su quello che è successo“. Le sue parole, però, non funzionano da calmante e Capezzone rincara la dose, sostenendo nuovamente che la parola “messinscena”, la stessa usata dal Cremlino, è stata detta. A quel punto, Capuozzo si è coperto le orecchie per non sentire il collega che, secondo lui, stava affermando solo falsità.