Damiano David dei Maneskin lo confessa: l’indiscrezione rivela qual è il suo posto nel mondo.
La testata “Vogue Italia” ha recentemente intercettato i Maneskin al completo, sequestrandoli amichevolmente per 24 ore consecutive.
Il famoso portale di moda ha affidato ad Alessandro Michele il compito di sondare il mood nella band, ormai fenomeno discografico internazionale. Dal palco di X-Factor, a quello dell’Ariston, il passo è stato breve.
Lo stesso vale per il successivo passaggio all’Eurovision Song Contest 2021, che li ha incoronati vincitori assoluti, con gran dispetto del finalista svizzero e di quello francese. Un’impresa gloriosa, considerato che l’ultimo artista italiano ad accaparrarsi il titolo fu Toto Cotugno nell’ormai lontano 1992.
I Maneskin hanno rinfrescato l’immagine dell’Italia nel mondo, proponendo un folto repertorio dalle molteplici sfumature: dalle ballad, ai riff rock più adrenalinici, e sfoggiando di fronte al pubblico outfit provocatori ed irriverenti. Dopo una lunga tournée, la band romana ha finalmente fatto ritorno nel Belpaese. E a “Vogue Italia” rivela il sentimento di attaccamento e fascinazione nei confronti della suggestiva capitale…
Damiano dei Maneskin: la dichiarazione d’amore a Roma
Alessandro Michele ha introdotto alla band la sua personale interpretazione di Roma-città, sviscerandone le sfumature e le bellezze note solo agli autoctoni, i ritmi frenetici e densi di aspettative.
Damiano David ha concordato: “Roma ti aiuta anche a ridimensionarti: non importa dove tu debba andare, potrebbero volerci dai trenta minuti a un paio d’ore, al Raccordo Anulare non gliene frega nulla se stai su una Ferrari o su una Panda.”. Il frontman ha poi aggiunto: “Rispetto a Roma non conterai mai niente, sei uno spettatore che vive la città. Lo sperimento anche con Giorgia, la mia fidanzata che si è trasferita da Milano e non capisce. Io le dico sempre: ‘Devi smetterla di cercare di controllare le cose e abbandonare il tuo corpo al fiume di Roma‘…“.
Roma, secondo il cantante, è in grado di regalare talvolta anche un benefico anonimato: “Per il barista sotto casa mia io sono il ragazzetto dell’ultimo piano, simpatico ed educato, Damiano dei Måneskin non esiste. L’unica regola che vale qui è ‘Mi stai simpatico, mi stai antipatico’. In questa città che relativizza e spiana le differenze ognuno rivendica il diritto di dare il suo giudizio…“.
L’eccessivo bagno di folla può compromettere la carriera di un artista, e Damiano David conclude: “La sovraesposizione, e il lavorare troppo oltre alle proprie possibilità, è quello che ha distrutto le carriere dei migliori artisti delle ultime generazioni. Quando non riesci più a viverti la tua vita perché da una parte sei sommerso dalle responsabilità e dall’altra sei divorato dalla paura di sparire, inizi a soffocare. Eviterei una seconda ondata di musicisti che impazziscono o muoiono gonfi di medicinali: ci sono tanti buoni artisti, me li terrei in salute per i prossimi anni!“.