Alcune razze di cani possono manifestare un disturbo piuttosto diffuso: il tuo pet è tra questi? Scopriamolo assieme.
I cani possono sviluppare nel tempo diverse patologie, dovute a predisposizione genetica, all’esposizione a parassiti, oppure ad un ritardo nelle cure veterinarie.
In questo caso affronteremo un disturbo di carattere differente: l’ansia abbandonica, o ansia da separazione. Se il nostro pet abbaia furiosamente in nostra assenza, oppure è incline a combinare disastri quando lo lasciamo solo in casa, potrebbe trattarsi proprio di questo. Rotoli si carta igienica a brandelli, porte graffiate e divani distrutti sono spesso sintomatici di questa patologia: altro che marachelle, queste razze in particolare sono predisposte a soffrire il distacco.
Scopriamo quindi quali sono le tipologie di cani più esposte, e i comportamenti da attuare per arginare il disagio del nostro 4 zampe.
Razze di cani più esposte al rischio di ansia abbandonica
I cani sviluppano un rapporto quasi simbiotico con il loro proprietario, che diventa per loro la figura di riferimento più importante.
Se lasciato solo in casa, l’animale può accusare facilmente noia, frustrazione ed ansia, quest’ultima legata alla paura di esser stato abbandonato. Alcune razze, inoltre, risultano particolarmente predisposte al lavoro e alle attività dinamiche, e potrebbero sfogare lo stress su vestiti, calzature, mobili ed elementi d’arredo in nostra assenza. Vediamo quali sono.
Innanzitutto, il Border Collie. È la razza più intelligente nel mondo canino, naturalmente adatto ad affiancare l’uomo in attività cooperative, come ad esempio guidare branchi di pecore, oppure fungere da guida ai non vedenti. Potrebbe quindi annoiarsi facilmente, in assenza del proprio umano. Anche il Cocker Spaniel è predisposto all’ansia da separazione: il suo carattere dolce e incline al contatto potrebbe rappresentare per lui un grosso ostacolo alla solitudine in casa.
Il Chihuahua, poi, solitamente coccolato e vezzeggiato da tutta la famiglia, può manifestare vere e proprie crisi se lasciato a sé stesso negli ambienti domestici, e per tale motivo si consiglia spesso di affiancarlo ad un altro compagno di giochi. Nell’elenco compare infine anche l’insospettabile Pastore Tedesco. Questa razza, nonostante l’aspetto minaccioso, si rivela particolarmente fedele e ricettiva nei confronti del legittimo proprietario. Potrebbe quindi cadere facilmente in stati di tristezza, ansia e timore di essere abbandonato.
Le strategie da attuare
Vediamo quindi come placare il malessere del nostro 4 zampe. La parola d’ordine è: gradualità. Il cane tende ad associare alcuni comportamenti, come ad esempio indossare le scarpe, o agguantare le chiavi, all’imminente uscita. Tenderà quindi a sviluppare agitazione non appena rileverà tali azioni, associandole agli stati d’ansia precedentemente sperimentati. Cercate quindi di frantumare il parallelismo, indossando magari le scarpe per poi sedervi sul divano, o spostando frequentemente le chiavi senza un reale motivo.
Infine, abituatelo alle vostre uscite, lasciandolo solo inizialmente per intervalli brevi, ma frequenti. Solo in seguito potrete prolungare la vostra assenza, dedicandovi con tranquillità agli impegni fuori casa. Evitate anche i saluti troppo calorosi sia all’uscita, che all’entrata. Il cane deve infatti percepire sia il distacco, che il ricongiungimento come un processo assolutamente normale, e abitudinario.