Il comico ha ripercorso le tappe della sua carriera in un’intervista fiume, non poteva mancare l’aneddoto su un programma TV amatissimo
Era la seconda metà degli anni novanta quando il volto di Claudio Bisio cominciava a essere riconosciuto anche in televisione, dopo il successo al cinema (è impeccabile in Mediterraneo e Puerto Escondido). Proprio in quel periodo infatti cominciò a lavorare insieme a Daniele Lucchetti e Gabriele Muccino su alcuni spot pubblicitari, scoprendo che pure sul piccolo schermo poteva funzionare.
Una clip in particolare è rimasta per sempre nella memoria collettiva: quella in cui dialoga con un maiale per promuovere un noto marchio di maionese. Quello che sarebbe diventato Zelig si intravede già in Facciamo Cabaret che conduce su Italia 1 insieme ad Antonella Elia nel 1997 oltre che nelle sue apparizioni su Mai Dire Gol – lì sfornò forse i suoi personaggi più riusciti come il procuratore calcistico Micio e il Dott. Imbruglia.
Da dove viene il nome Zelig? Claudio Bisio svela il mistero sullo show
È a Zelig che Claudio Bisio ha ottenuto la definitiva consacrazione all’interno del mondo della televisione. Lì è stato funambolo tra il ruolo di conduttore e comico, segnando un periodo d’oro e irripetibile. Per raccontare la sua fortunata carriera, il sessantaseienne è intervenuto al podcast Passa dal BSMT di Gianluca Gazzoli, rivelando diversi episodi inediti.
Non poteva ovviamente mancare il racconto su uno dei momenti più importanti della sua vita professionale, ripercorrendo quegli anni ha avuto modo di ribadire – per chi non ci fosse ancora arrivato – l’origine del nome dato alla trasmissione di successo. E non c’è neanche bisogno di dirlo ma c’entra uno dei colossi del cinema internazionale.
“Il nome viene ovviamente dal film famosissimo di Woody Allen intitolato Zelig. È diventato anche un neologismo: ‘Fare lo Zelig’, da noi non si usa molto ma nel mondo anglosassone sì. Questo personaggio, scritto e interpretato dal regista, è un tipo sopra le righe che a seconda delle persone che gli capitavano affianco si trasformava per metterlo (e mettersi) a suo agio. Amavamo Allen e in particolare quella pellicola”, ha ammesso Bisio.
Infine chiude con una riflessione: “Mi sono accorto, ripensandoci durante gli anni, che quando sto di fianco a un comico, senza volerlo, mi viene naturale trasformarmi – ma è anche una cosa studiata. Forse anche in quel senso abbiamo inteso la parola Zelig”.