Ci sono canzoni che possono letteralmente salvarci la vita, e non si parla (solo) di emozioni: lo stabilisce un ospedale di New York.
Quando diciamo che la musica può salvarci la vita, pensiamo probabilmente a tutte le volte in cui una canzone è riuscita a darci una nuova speranza o la forza di superare un momento difficile: è un’esperienza che tutti noi abbiamo fatto almeno una volta nella vita, soprattutto in giovane età.
Sembra però che la musica – o almeno un determinato tipo di musica pop – sia in grado di salvarci la vita in maniera molto meno poetica e molto più concreta, letteralmente aiutando a far ripartire il nostro cuore.
Non si tratta di un’esagerazione ma di uno studio scientifico condotto nell’Università di New York, dove è stata addirittura messa a punto una playlist di brani che potrebbero contribuire in maniera pratica a salvare la vita di una persona affetta da arresto cardiaco per le cause più disparate.
Il battito cardiaco regolare di una persona adulta e sana è di più di 100 battiti al minuto. Questo significa che, se il cuore si ferma, il massaggio cardiaco deve sostituirne il movimento mantenendo esattamente questo ritmo per evitare danni permanenti a tutti gli altri organi del corpo, che non possono rimanere troppo a lungo senza ricevere un appropriato flusso di sangue.
Il problema ovviamente è riuscire a tenere il ritmo giusto abbastanza a lungo da “risvegliare” il cuore, che nei casi più fortunati e meno gravi viene “riavviato” dal massaggio cardiaco esattamente come potrebbe fare un buon meccanico con un motore ingolfato.
Per tenere il ritmo giusto medici e paramedici si sottopongono a ore e ore di allenamenti pratici durante i quali imparano non soltanto in quale punto e con quale pressione praticare il massaggio cardiaco, ma anche a quale velocità e per quanto tempo.
La difficoltà maggiore ovviamente consiste nel fatto che in situazioni concitate, in cui il medico e il paramedico sono investiti dell’enorme responsabilità di dover salvare la vita di una persona, tenere il ritmo giusto è una vera impresa.
Proprio per questo motivo un ospedale di New York ha lavorato a una accurata selezione di brani musicali per aiutare medici e paramedici a svolgere correttamente il massaggio cardiaco. Si tratta infatti di brani pop che hanno un beat di circa 103 al minuto, cioè hanno lo stesso ritmo del cuore umano quando è sano e non è sottoposto a sforzi eccessivi.
Molto ironicamente, ma forse era destino, Staying Alive dei Bee Gees è tra le più efficaci canzoni salvavita in assoluto e il suo titolo significa appunto “rimani vivo”. Tra le altre vanno assolutamente menzionate Another One Bites the Dust dei Queen e Crazy in Love di Beyoncé.
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